Avete mai visto una casa senza una bambola? Una casa qualunque. Soprattutto se abitata da bambine. Può essere il ricordo di infanzia della mamma, un regalo alla figlia, una bambola da collezione esposta; insomma, in ogni famiglia, in un angolo qualunque si scorge una bambolina. Che sia di porcellana, legno, plastica o stoffa, poco importa. Qualcuno la utilizza per giocarci, qualche altro per ammirarne le fattezze riprodotte, altri per tornare indietro nella memoria. Nella sua molteplice opportunità di interazioni, una bambola è un giocattolo sempiterno.
Come decidere quale bambola acquistare?
Anzitutto, pensiamo all’età del destinatario. Si tratta di un neonato, di un infante o di una signorina? La selezione cambia in base alle tappe evolutive del bambino a cui sarà donata. Gli accessori, inoltre sono rilevanti tanto quanto la stessa bambola. Questi stimolano la sequenza del gioco, introducendo nuove ambientazioni ma anche nuove possibilità di ruolo per la bambola.
Quante tipologie di bambole esistono?
Le bambole sono tra i giocattoli più antichi, esistente. Possono essere enucleate in base alla loro dimensione ma anche in base al modello che rappresentano, soprattutto all’età che ripropongono.
I bebè
La bambola bebè è un modello molto ricercato; forse quello di maggiore fascino per le bambine che sognano di diventare mamme e cominciano ad imitare i gesti delle proprie genitrici. L’azienda Nenuco si è specializzata in questo modello. Nenuco propone una bambola dotata di cinque particolari funzioni che aiutano il bambino ad orientare il suo gioco di immaginazione; a seconda del tasto premuto, questi, si ritroverà ad interagire con una bambola ridente, piangente, succhiante il ciuccio o parlante (e potrà dire “mamma” o “papà”). Realizzata in stoffa e plastica, non è molto grossa; pensata per i bambini di almeno due anni, sebbene le sue funzionalità potranno essere apprezzate da piccoli di almeno quattro o cinque anni.
Bambola interattiva
Se il vostro bimbo o la vostra bimba vogliono interagire di più con la loro bambola e magari, non vi dispiacerebbe, che il loro momento interattivo si dimostrasse più efficace anche per il loro vocabolario, potrete puntare su Luvabella. Questo marchio ha ingegnato un giocattolo – bambola capace di acquisire tante parole quante gliene sono suggerite. Dotata di moltissimi accessori, la bambola parlante,esprimerà sul volto le sue emozioni e, udite udite, si muoverà in modo naturale. La bambola parla italiano e tedesco. Si tratta di un esperimento didattico ben riuscito che ha riscontrato un enorme successo tra i genitori attenti al linguaggio dei propri figli e magari, desiderosi, di far apprendere loro una lingua straniera.
Bambola parlante
Clementoni, azienda nota sul mercato, ha lanciato invece una bambola parlante. Nella sua versione più tenera, prodotta in stoffa, questa bambolina nasconde tre tasti sul pancino mediante i quali è possibile interagire con essa. Pensata per stimolare i bambini al linguaggio ed alle capacità affettive, si è rivelata, nel tempo, un buono strumento di sollecitazione al linguaggio. La bambolina infatti canticchia. Le sue canzoncine ritmate e i suoni fonici riprodotti sono di grosso aiuto ai bimbi che, per emulazione, provano ad esprimere le loro prime paroline.
Bambola interattiva
IMC Toys ha presentato la sua bambola interattiva, sul mercato, diversi anni addietro; il prodotto è ancora tra i preferiti tra i piccoli di due o tre anni. Il prodotto è molto apprezzato per le sue sollecitazioni graduali. La bambolina infatti dapprima pronuncia vocali o paoline; nella sua seconda fase si appresta ad annunciare delle frasi o dei termini più lunghi, dopodiché si dedicherà alle frasi complete, più articolate. Particolarmente gradita per le sue fattezze, questa bambola impazza perché sembra seguire lo sviluppo del bambino nel suo approccio alla lingua; programmata in maniera standard, riesce però a soddisfare le tappe evolutive del linguaggio infantile.
Perché giocare con le bambole?
Giocare con le bambole non è solo un’attività spassosa, riveste infatti diversi vantaggi per la crescita del bambino che vi si dedica. Dal senso di responsabilità che i piccoli si sforzano di emulare all’empatia che sviluppano con i loro bambolotti, alla coordinazione occhio-mano; sono tutte acquisizioni importanti per la crescita dell’infante. Anche la tenerezza che mostrano nell’accudimento del finto bambino, è un’ottima possibilità di esternazione dei sentimenti; un modo semplice per esprimere i valori acquisiti. E per un genitore di comprendere se quanto insegnato è stato recepito ed in che misura. Tutte le bambole sono belle e apprezzabili agli occhi di un bimbo; dobbiamo solo riscontrarne il livello di sicurezza. Assicurarci che non presentino bordi in rilievo, che possano provocare graffi o tagli. Le bambole non devono essere agevolmente infiammabili e devono essere realizzate con materiali atossici. Nell’etichetta, deve essere chiaramente individuabile il simbolo CE, il che certifica che la bambola ha rispettato, in tutte le sue fasi di realizzazione, le norme stabilite dalla Comunità Europea, per la sicurezza del bambino con cui giocherà. Altrettanto importante è verificare la fascia di età a cui è destinato il prodotto.