Giocare accresce le abilità cerebrali, sensoriali e motorie dei bambini; a tal proposito, proporre il gioco giusto non è una semplice questione di gusto personale o preferenze ispirate. Significa piuttosto indirizzare, nel giusto modo, delle potenzialità. Capacità già presenti nel bambino ma allo stato embrionale.
Le varie tappe del gioco
Il neonato gioca; già comincia la sua fase di gioco attraverso il contatto con il corpo dei genitori. Questa forma di relazione fisica, incoraggia la registrazione delle funzioni vitali, la riduzione di un affaticamento, lo sviluppo conoscitivo e le abilità motorie. Arrampicandosi sul corpo del papà o della mamma, ad esempio, acquisirà nuove possibilità di movimento che riutilizzerà in situazioni similari.
Dopo i primi sei mesi, i giochi possono essere destinati alla stimolazione sensoriale, purchè graduale. Il bambino sperimenta, in modo più totale, i suoi cinque sensi. Attraverso il contatto assimila la conoscenza del mondo circostante. E’ il periodo giusto per organizzare la “cesta dei tesori”, ovvero un recipiente in tessuto morbido, da riempire con manufatti sottratti alla quotidianità domestica. Dovremo inserire in questa cesta magica, oggetti di forme e colori differenti.
Dai 2 anni in poi, il gioco si modifica; i bambini cominciano ad immedesimarsi in situazioni, ad emulare gli adulti ed applicare simboli. Il bambino viaggia attraverso la fantasia; immagina scene, vive avventure, esplora percorsi. Il gioco simbolico parte dalla emulazione di abitudini e comportamenti acquisiti quindi proverà a far finta di mangiare, di cullare, di coccolare qualcuno o qualcosa. Potrà anche interagire con altri bimbi mentre esporrà il suo momento di gioco ma difficilmente questi entreranno a far parte della sua scena. Solo intorno ai 3 anni le trame del gioco divengono più articolate e potranno interrogare altri individui, nel copione. I bambini amano camuffarsi e diventare, di volta in volta, protagonisti delle loro vicende fantastiche o, anche, iniziano ad utilizzare bambolotti o peluche per metterle in scena. Si sviluppano relazioni tra pari. Il bimbo o la bimba, apprezzano la compagnia durante il gioco; e prediligono quella di altri bambini a cui presentare le loro avventure fiabesche.
La lettura è indispensabile per un sano sviluppo
Si legge poco. In generale, ma ancora meno ai bambini. La tecnologia ha sostituito un po’ di abitudini che molto stimolavano lo sviluppo della crescita di ogni bimbo. Ad esempio, la lettura di una fiaba o di un fumetto. Leggere significa trasmettere al piccolo, capacità linguistiche anzitutto; ma anche offrirgli strumenti per allargare gli orizzonti della sua fantasia. La lettura non è sostituibile. Nessun gioco o strumento tecnologico può donare ai bambini ciò che dona la lettura, anche la più semplice, in un momento a tu per tu, col genitore.
Dispositivi digitali e videogame : in tempi stabiliti e con la supervisione di un adulto
I videogame, ma in generale tutti i dispositivi digitali, aiutano nell’esercizio e nella stimolazione della memoria ma anche delle capacità visive. Non sono dunque da demonizzare, in buona sostanza; non in modo assolutistico quantomeno. Non possiamo esimerci però dal sottolineare quanto alte siano le percentuali registrate da studi, in fatto di dipendenze, sviluppate dai bambini che non avessero imparato ad utilizzarli secondo dei tempi contingentati. Sono giochi da acquistare, dopo i cinque o sei anni di età, ma soprattutto non più di un tempo prestabilito al giorno (generalmente il limite massimo consigliato dagli esperti è di un’ora al dì), e sempre sotto il controllo diretto dei genitori.
Consigli per la scelta del gioco più adatto
Non esistono i giochi giusti né le soluzioni educative perfette da potervi segnalare nella scelta di comportamenti o di acquisti intelligenti; di certo però, possiamo fornirvi degli indirizzi, sperimentati, sulla base di studi e ricerche empiriche.
- In primis: il gioco individuato deve essere adatto all’età anagrafica del bambino. Durante l’attività ludica il piccolo, infatti, deve sentirsi in grado di utilizzarlo, altrimenti si troverà a sperimentare delle vere e proprie frustrazioni.
- Puntiamo sulla fantasia: giocattoli semplici stimolano più di altri ad adoperare la creatività ed a mettere in campo, inevitabilmente, idee e ipotesi esplorative.
- È consigliabile proporre giochi non ineluttabilmente differenziati per genere al solo scopo di non influire su eventuali passioni sportive o inclinazioni professionali che il bimbo potrebbe voler coltivare o sperimentare.
- Compra sempre giocattoli con il marchio CE. Accertati della conformità alle norme europee, indicata dal marchio così che si abbia certezza che tutte le norme di sicurezza dell’Unione europea, siano state rispettate nel fabbricare il gioco.
- Anche se gli regali i giocattoli più interessanti del momento, impegnati a fargli vivere un tempo all’aperto dove il bambino possa sentirsi libero di correre e giocare, in modo meno sorvegliato. Sarà un modo per esprimersi e cercare il contatto con la natura.
- Proponi ai bambini i giochi di movimento; questi ultimi infatti incoraggiano l’apprendimento e agevolano il controllo dell’ansia per la prestazione scolastica. Lo sport scarica ogni forma di stress accumulato, anche quello non evidente, registrato a scuola.