Le batterie sono presenti in quasi tutti i giocattoli; è un dato di fatto. I nostri bambini, figli di un epoca super-digitale, sono esposti ad una sovra-eccitazione sensoriale dove la dotazione delle batterie è quasi imprescindibile per ottenere certi effetti. Ma quanto danneggiano? Stando ai dati registrati negli Stati Uniti , dall’ospedale Columbus, in Ohio, negli ultimi vent’anni, i bimbi che ingeriscono batterie e devono correre al nosocomio, sono più che duplicati. Tre volte su quattro le vittime sono bambini di età minore ai cinque anni, con il maggior numero di infortuni fra i piccoli di meno di un anno.
Batterie e pericoli
Ingoiare una batteria può causare danni seri anche nel giro di poche ore: nell’ambiente inumidito dello stomaco, la batteria può prosciogliere sostanze nocive che possono arrivare a provocare bucature ed emorragie. La prevenzione perciò deve circolare necessariamente anche dalla scelta di oggetti di utilizzo quotidiano, ancora prima che dei giocattoli.
In tal senso, la Comunità Europea si è mossa a difesa dei bambini, prevedendo leggi severe ed esami accurati durante la fabbricazione di giocattoli ma anche rispetto alla pianificazione dell’utilizzo. Sono sempre più spesso, ideate, delle soluzioni di chiusura ermetica nell’abitacolo che accoglie le pile, nei giochi; addirittura talvolta è previsto l’utilizzo di determinati attrezzi per poter smontare la piastrella che ospita le pile del giocattolo, così da assicurarsi un intervento esclusivo del genitore, laddove le pile dovessero essere cambiate.
Regole più rigide andrebbero applicate, non solo per l’ideazione e la realizzazione dei giochi dei bimbi, visto che la maggior parte degli incidenti avviene con arnesi che i piccoli non dovrebbero avere fra le mani: bisognerebbe ad esempio rendere necessario l’uso di un cacciavite per l’accessibilità al vano batterie anche in strumenti non destinati ai bambini ma comunque presenti in casa; basti pensare agli orologi da parete, ai telecomandi, ad alcuni elettrodomestici di facile portata che spesso si trovano in giro perla casa, magari perché utilizzati continuamente.
Secondo quanto profetizza l’Ansa, in futuro i giocattoli dei bimbi potrebbero continuare a manifestare le funzioni elettroniche, senza però essere sostentati da batterie. Un gruppo di studiosi sudcoreani ha sperimentato la possibilità di creare giocattoli ‘smart’ partendo da oggetti usuali quali le paperelle di gomma.
La trasformazione è resa applicabile da nanogeneratori che succhiano energia dalle onde meccaniche. Il fulcro dell’operazione è l’effetto triboelettrico, che è lo stesso effetto riscontrabile, quotidianamente, con l’energia statica (ovvero viene generata quando accade un trasferimento di cariche elettriche tra due materie diverse, sfregate tra loro).
Altre alternative ai giocattoli con le batterie
Nel frattempo, in aiuto dei genitori, può arrivare la fantasia. Si possono limitare i giocattoli alimentati da batterie e provare a solleticare i bimbi con giochi di tipo dinamico e sensoriale. Per i più piccoli, ad esempio, il cestino dei tesori è una continua rivelazione: un insieme di oggetti di tutti i tipi, di tutte le forme, e di tutti i materiali possibili, ammucchiati in un cesto al fine di stimolare lo sviluppo di tutti i sensi dell’infante. Possibilmente bisognerà reperire tipologie di materiale naturale diverso così da poter spiegare loro anche le caratteristiche delle sostanze rintracciabili quindi legno, metallo, tessuti, ma anche fiori, mollette da bucato, e tutto ciò che ritenete non pericoloso.
Ci sbalordiremo nello scoprire che i bambini hanno un’alta capacità di concentrazione, in particolare quando si ritrovano ad affrontare tante minuscole novità: una nuova forma, un nuovo modello, una nuova morbidezza o una nuova ruvidezza. Informazioni da archiviare nella mente sempre in crescita del bimbo.
Quando saranno un po’ più cresciuti, invece, si potrà chiedere loro di evitare giochi con batterie in quanto non ecologici. Nella storia dei giocattoli, generazioni intere di piccoli si sono intrattenuti con i giochi più semplici e non per questo meno divertenti o interessanti: la pista delle biglie a mare, l’esperimento dei sassolini in giardino, il pallone o le bici, le bamboline e le costruzioni.
Preferire per loro giocattoli senza pile indica una attenzione del genitore che cerca di allontanare dalla vita del piccolo la presenza, inevitabile, di plastiche tossiche ma ancora di più stimolarlo oltre a quanto è presentato dietro un monitor, che sia del pc, del tablet o della tv.
Nel partire con un concetto squisitamente salutare, quale è il ristretto contato con materiali nocivi, si potrà possa accogliere una serie di benefici inattesi; dalla socializzazione che diventerà più semplice e allargata al tempo trascorso all’aria aperta piuttosto che in casa, alla creatività ed alla fantasia di cui si troveranno a fare uso costante. Oltre al mero e pratico fattore di rischio da ingerimento o da lesione. Perché non provarci allora?
Considerazioni utili a riguardo
E se proprio dovremo accontentarli su qualche soluzione dotata di batterie, non sarà grave; si tratterà dell’eccezione all’interno di uno stile di vita sano e pulito. E significherà aver la certezza di un aver esaudito un desiderio reale e non aver assecondato un fenomeno indotto dalla tv o dalla, sempre più massiccia, massificazione. Purtroppo, la maggior parte dei bambini, non esprime le proprie emozioni in modo naturale e non riconosce le proprie abilità o attitudini perchè non trascorre sufficiente tempo a contatto con se stesso, in modo totale; non condizionato dall’utilizzo costante di giocattoli e quindi di indicazioni su come trascorrere il tempo a disposizione.
Non riesce pertanto a considerare cosa gli risulta gradito e cosa invece non lo riguardi affatto. La somministrazione costante di giocattoli dalle infinite possibilità di azione ottura le capacità intuitive del bimbo, talvolta. Aiutiamoli a conoscersi, allora, con dei periodi i di digiuno dai giochi particolarmente interattivi. Proviamo a offrire loro dei pacchetti di sana noia. Starà così a loro inventare qualche intrattenimento e nel frattempo riuscire a capire in cosa sono bravi, per quale azione o esperimento sono portati, solleticare delle attitudini.
Ci ringrazieranno poi, da più grandicelli e noi avremo la certezza di aver svolto un ottimo lavoro genitoriale, in primis, ma anche in quanto educatori, consentendo loro di uscire fuori dal guscio della omogeneità. Magari nel frattempo, riusciremo ad assistere alla possibilità di acquistare giocattoli interattivi o dalla interazione intelligente ma non dotati di batterie nocive per la salute e per l’ambiente. Attendiamo che la scienza progredisce ed intanto pensiamo a far progredire i nostri bambini.