Stimolare e sviluppare la memoria di un bimbo può essere un processo particolarmente facile o particolarmente complesso; dipende dall’iter che si sceglie per solleticare questa attività cerebrale. Con la musica, ad esempio, diviene un gioco. Una modalità ludica di sostenere un processo cognitivo. Attraverso il suono infatti, i bimbi attivano l’attenzione e cominciano a comunicare col mondo, ma soprattutto ad associare. E’ il motivo per cui,anche durante la gravidanza, è importante che il bambino ascolti della musica; riuscirà a ricordarne le sensazioni poi, una volta venuto alla luce.
Con i neonati, si incomincia a fornire musica attraverso sonaglini e carillon; è un modo per attirare la loro attenzione e cominciare a catturare sorrisi o sguardi di stupore.
Dopo qualche tempo , la musica o la musicalità di alcuni gesti, servirà per scoprire il mondo ed esplorarlo. Quando il bambino avrà raggiunto un paio di anni di età, comincerà invece a produrla, da sé. A cimentarsi in goffe esibizioni e, con l’esercizio duraturo, proverà a strimpellare qualche melodia.
I VANTAGGI DEI GIOCATTOLI MUSICALI
Dalla capacità di movimento a quella celebrale fino alla capacità sensoriale; sono le fasi che un bambino attraversa, nei primi anni di vita, assorbendo tutte le informazioni che lo attorniano, e che attraverso la musica, potrà recepire in modo del tutto naturale, senza sforzo.
Ovviamente, in base all’età ed alla personalità del bambino, occorrerà selezionare dei giochi musicali che siano in grado di soddisfarlo e donargli benefici. Indipendentemente dal gioco musicale che si troverà a scegliere, un aspetto notevole sarà dato dalla necessità di esercitarsi; e quindi di sviluppare la memoria di ritmi e suoni da produrre, sviluppando le sue capacità percettive ed associative, fondamentali per l’apprendimento.
LE VARIETA’ DI GIOCHI
I giocattoli musicali sono di diverse tipologie e quasi tutti comprendenti libricini con canzoni e note da memorizzare; altrettanti vari sono i prezzi che partono dalle poche decine di euro fino alle centinaia, offrendo un grosso ventaglio di applicazione che può essere vagliato in base ai propri gusti personali o anche a ciò che il bambino gradisce in maggior misura a livello attitudinale ed estetico. E’ buona norma controllare che su tutti gli imballaggi identificati, compaia il marchio CE, indicante la conformità del prodotto alle normative di sicurezza, dettate dalla Comunità Europea. Purtroppo, molti modelli di giocattoli, sono contraffatti.
IL GIOCATTOLO PIÙ AMATO
Tra tutti i giocattoli musicali, presenti sul mercato, il più ricercato nel nostro periodo storico è il telefono cellulare; di quelli capaci di riprodurre musica. E’ una questione imitativa, di certo, ma anche legata alla produzione del giocattolo che consente la possibilità di autogestire delle preferenze musicali. Molto apprezzati, forse dai bimbi più piccoli, sono anche gli animali in peluche, che generano effetti sonori o melodie, che quindi permettono al bambino di poter ascoltare ma anche di poter poi comunicare il loro piacere; questi giochi infatti sono consigliati per l’effetto benefico sensoriale ed emotivo, che possono provocare.
Se il bimbo è più cresciuto, e pretende di stare in movimento, la musica migliore da proporgli sarà quella offerta dai tappeti musicali; un modo pratico di coniugare suono al moto. E di farlo gattonare o muovere i primi passi, con un sottofondo musicale gradito. Si passa poi alla fase delle pianole, degli strumenti a percussione e delle chitarre. I bambini vogliono esprimersi ed anche canalizzare le proprie energie in uno strumento che diventerà il preferito.
Servirà loro per conoscere se stessi e le proprie capacità. Il metodo montessoriano, suggerisce infatti, una continua stimolazione alla musicalità, in ogni tappa evolutiva, allo scopo di generare benessere prima che passione e competenza. Nei primi tempi, quelli che precedono la scelta assoluta di uno strumento musicale , si può pensare alla sperimentazione di tutti gli strumenti al contempo. Possiamo regalare loro dei set di strumenti musicali. Grazie alla varietà degli strumenti esposti, i bambini hanno l’occasione di suonarli in contemporanea e di identificare quello più piacevole.
I bambini piccoli, difatti, raramente trascorrono molto tempo con lo stesso gioco. Fino ai quattro anni circa, passano da un’attrattiva all’altra, senza alcun interesse predominante. Quindi, dinanzi ad un set musicale, quando saranno stanchi dello xilofono giocattolo potranno provare le maracas o il tamburo Poi passare alla chitarra o anche al pianoforte. Il tutto senza troppo sforzo. Utilizzare uno strumento musicale, uno qualunque, può essere anche una saggia soluzione alla agitazione o alla iperattività del bambino. Ma anche, più semplicemente, può rivelarsi un’occasione per giocare tra membri della famiglia o per socializzare con altri bambini, o con gli adulti. Un modo per approcciare al dialogo, in relazione allo strumento o alla performance eseguita.
LA SELEZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Scegliere uno strumento musicale, anche se ancora nella sua forma giocattolo, implica una attenzione a diversi fattori:
-la qualità del suono: sarebbe controproducente acquistare dei giochini che producono suoni distorti. Verrebbe meno il significato educativo dell’approccio alla musicalità.
– La funzionalità: gli strumenti prescelti sono solo più piccoli di quelli utilizzati dagli adulti ma devono funzionare parimenti; di certo dovranno essere più colorati ed attraenti ma non meno funzionali.
-La sicurezza: è importante preferire degli articoli musicali che non abbiamo parti che potrebbero infrangersi ed essere ingerite. Ed è altrettanto indispensabile scegliere dei prodotti fabbricati da materiali non tossici.
Fatte queste premesse, osate. Portate con voi , i vostri bimbi, nel negozio scelto per l’acquisto. Controllate le sue espressioni quando si troverà dinanzi agli strumenti e scegliete insieme quello che diventerà il “suo”. Se effettivamente, il gioco musicale, dovesse essere quello giusto, potrebbe stimolare una passione autentica che intorno ai 6 anni circa, potrebbe cominciare a coltivare, con un approccio più professionale. Dal gioco musicale alla musica, il passo è semplice. Sarà un accrescere la passione, il tempo dedicato, e il ritmo acquisito. Potrà allora frequentare dei corsi propedeutici allo strumento selezionato; a quel punto però , il giocattolo musicale andrà sostituito con uno strumento effettivo. Il tutto dovrà avvenire nella leggerezza e nel continuo divertimento. Finchè i bambini apprendono, con gioia, sarete certi che garantiranno perseveranza e impegno; laddove invece il tempo dedicato alla musica, anche attraverso un giocattolo musicale, diventerà un impegno da mantenere, potranno nascere discontinuità e rifiuti.