Sono icone dell’immaginario infantile e vivono nella mente dei nostri piccoli sin dai primi anni di età. Sono identificati con la forza ed il coraggio e soprattutto sono invincibili. Tutti vorrebbero conoscerli e diventare amici dei supereroi. Di certo in molti casi, l’imitazione di alcuni comportamenti non giova ma l’individuazione della malefatta eventuale starebbe da ricercarsi in processi indipendenti dall’emulazione del supereroe, sfociati poi nella volontà di reagire come uno di questi modelli immaginari.
I più piccoli infatti hanno bisogno di imitare. Si tratta di un processo necessario che segna una crescita cognitiva. E’ una sorta di contenitore dei nostri valori. I bambini hanno bisogno di una voce interiore che gli offra una sempre maggiore consapevolezza ed una ricerca di valori, in aggiunta o in rafforzamento a quelli indicati dai genitori.
Ma quali sono i supereroi più ricercati? Di certo: Batman, Spiderman, Hulk, Ironman e Superman rientrano nella classifica d’oro; conosciamo le loro storie.
Batman è l’identità segreta di Bruce Thomas Patrick Wayne, ricchissimo personaggio d’affari che, dopo aver visto da bambino l’assassinio dei propri genitori da parte di un ladro, decide di impegnarsi in una personale guerra contro il crimine, indossando un costume da pipistrello per incutere spavento negli avversari. E’ trascorso quasi un secolo da quando gli artisti Kane e Finger diedero vita al personaggio di Batman, il supereroe della DC Comics – la acerrima rivale della Marvel – che negli anni è riuscito a diventare una vera star per i bimbi e non solo. L’uomo pipistrello è ormai talmente conosciuto dall’immaginario collettivo che persino un’istituzione quale è il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano ha pensato di dedicargli una intera mostra. Amato dai bambini per la sua coraggiosa intraprendenza, è privo di poteri sovrannaturali, a differenza dei suoi colleghi supereroi. Forse proprio per questo, in esso è più semplice identificarsi.
L’Uomo Ragno meglio conosciuto come Spiderman, è l’alter ego di Peter Parker, meglio conosciuto come Spidey; un personaggio creato dal celebre scrittore Stan Lee e dal disegnatore Ditko negli anni 60. Peter Parker è figlio di agenti segreti, uccisi in un attentato, fatto passare però per incidente aereo, orchestrato dal malvagio Teschio Rosso. Ancora bambino viene preso in affidamento dagli zii paterni e diventa per loro come un figlio. A causa del suo fisico deboluccio, della sua predilezione allo studio, durante il periodo del liceo diventa ragione di scherno da parte dei compagni. La sua vita cambia però durante una lezione di fisica; in seno ad una dimostrazione scientifica sulla radioattività, un ragno viene accidentalmente investito dalle radiazioni ; così fortemente traumatizzato e prossimo alla morte gli cade sulla mano e lo morde; a seguito di questo episodio, Peter acquisisce dei poteri straordinari: la capacità di aderire alle pareti e il cosiddetto “senso di ragno”; Peter capisce così che il ragno gli ha trasferito i suoi poteri.
L’amore per questo eroe nasce per la rivalsa che questo ragazzino riesce ad ottenere. Dallo scherno alla superpotenza.
La prima apparizione di Hulk è in The Incredible Hulk nel 1962, mentre negli Stati Uniti si era in pieno terrore per gli attacchi nucleari, idearono una nuova serie nella quale il protagonista, il dottor Bruce Banner, viene colpito in un incidente durante l’esperimento di un nuovo ordigno atomico e subisce una trasformazione genetica che lo riporta in un essere enorme dalla forza ingestibile quando, e se, sottoposto a stress o rabbia. Hulk rappresentava nell’idea di Stan Lee tutto ciò che di più nascosto e intimo un uomo tiene celato dentro e che improvvisamente esplode con tutta la sua violenza cogliendo impreparati coloro che gli stanno intorno.
Ironman, il cui vero nome è Anthony Edward “Tony” Stark, è un personaggio dei fumetti creato nel 1963 da Stan Lee e Larry Lieber .
Geniale inventore miliardario, Tony viene rapito in Vietnam rimanendo leso dall’esplosione di una mina e, anziché costruire armi come imposto dai suoi carcerieri, sfrutta il periodo del suo isolamento per costruire un’armatura che possa salvargli la vita e permettergli di fare ritorno a casa, dove assume l’identità di Ironman. E’ il meno onesto dei supereroi ma il più simpatico per il suo carattere intraprendente e le battute sempre pronte.
Superman ha una doppia identità che gli permette di celare la sua origine extraterrestre, così quando non è calato in qualche missione, veste i panni di un giornalista, chiamato Clark Kent
Entrambi ebrei, Shuster e Siegel, autori di Superman, diedero nome al fumetto : Kal-El, che in lingua ebraica significa Voce o vascello di Dio. La parola ebraica “El” non ha una traduzione effettiva, anche se in entrambi i casi, plurale e singolare, viene comunque tradotto con la parola “Dio”.
Nella prima infanzia, i bambini cominciano a cementare la loro personalità, e si identificano con alcuni tratti che ritengono belli e desiderabili. Ammirano qualcuno e di questi desiderano possedere le peculiarità. E’ proprio questo fenomeno che induce preoccupazione nelle madri, sempre ansiose rispetto ad eventuali comportamenti anomali dei propri piccoli, derivabili dall’osservazione di cartoni e fumetti, i cui protagonisti incarnano proprio dei supereroi. L’identificazione di questi piccoletti invece è del tutto motivata. Loro ricercano delle certezze che questi personaggi possono offrire, in un breve tratto della vita. Nel superare infatti lo step dell’infanzia, realizzeranno poco a poco, l’impossibilità di riprodurre determinati comportamenti e soprattutto l’inutilità di ricercarli in chiunque. Saranno le prime piccole delusioni, anche queste facenti parte della crescita cognitiva e dell’inspessimento valoriale realistico. A tal proposito è molto costruttivo ascoltare, senza pregiudizio, la scelta del supereroe preferito dal bambino. Il personaggio descrive un desiderio del bambino, ci racconta di lui. Poi, magari, interrogarlo sul perché di quella scelta. Sul senso di quella ammirazione. E’ chiaro che le imitazioni di qualunque tipo devono essere monitorate ed i comporta,enti supervisionati (indipendentemente dalla visione o meno dei supereroi in tv.
Ma resta fondamentale insegnare ai bambini a credere nei propri sogni ed incoraggiare il desiderio, anche attraverso questi personaggi volti al bene. Ogni bimbo innamorato di un determinato personaggio può sembrare alienato; in realtà, la sua scelta, il suo “amore” verso quello specifico eroe sottende un senso profondo che difficilmente saprà spiegare ma che non è assolutamente casuale o privo di logiche.
